In questo articolo ti spiego nel dettaglio cosa devi fare per prevenire o eliminare i cattivi odori in modo da ripristinare un ambiente sano per gli operatori
Un’adeguata gestione degli ambienti di lavoro ricopre un importante ruolo nell’assicurare elevati livelli di benessere degli operatori anche in termini di redditività e di performance.
CONOSCI I 4 FATTORI AMBIENTALI CHE CARATTERIZZANO UN REPARTO PRODUTTIVO?
TRASCURARLI PUÓ PORTARE A CONSEGUENZE NOTEVOLMENTE NEGATIVE MA … UNO DI QUESTI VIENE SPESSO SOTTOVALUTATO
I 4 fattori ambientali da considerare in un reparto produttivo sono:
- rumore
- illuminazione
- qualità dell’aria
- “odori”
Se questi elementi non sono gestiti e adeguati alle esigenze fisiologiche dei lavoratori in relazione alla tipologia dell’attività svolta, possono determinarsi
→ situazioni di disagio con potenziali conseguenze negative sulla salute e sicurezza dell’operatore.
Uno dei fattori ambientali che viene probabilmente sottovalutato è quello relativo agli odori che, pur non determinando sempre un rischio concreto di infortunio o malattia professionale, può ugualmente determinare un senso di fastidio nei lavoratori.
GRAZIE ALLA MIA ESPERIENZA HO RISCONTRATO QUALE SIA LA CAUSA DEGLI ODORI SGRADEVOLI IN UN REPARTO PRODUTTIVO
In base alla mia esperienza ultradecennale e alla partecipazione a diversi seminari per la gestione dei fluidi lubrorefrigeranti posso affermare che:
“ il 90 % dei casi di formazione di odori sgradevoli in produzione sono dovuti alla proliferazione batterica all’interno delle vasche dei centri di lavoro”

L’acqua, nella composizione dei lubrorefrigeranti, costituisce un terreno favorevole allo sviluppo e alla crescita dei microrganismi.
MOLTI NON SANNO CHE SOTTOVALUTARE GLI ODORI SGRADEVOLI IN PRODUZIONE PUÓ CAUSARE UN AUMENTO DEI COSTI AZIENDALI … TI SPIEGO IL PERCHÈ!
La presenza di microrganismi e la loro proliferazione nel lubrorefrigerante può provocare oltre alla formazione di odori sgradevoli e nauseabondi anche un aumento dei costi aziendali.
L’aumento dei costi è dovuto alle seguenti conseguenze:
- Riduzione del rendimento di lavorazione,
- riduzione della vita effettiva del lubrorefrigerante,
- decomposizione degli emulgatori e degli additivi nel fluido lubrorefrigerante,
- fermo-macchina per manutenzione e cambio fluido in vasca,
- corrosione degli utensili e dei pezzi in lavorazione,
- formazione di un strato superficiale oleoso,
- formazione di schiuma,
- rischi per la salute degli operatori con pericolo di allergie e irritazioni cutanee.
DA DOVE PROVENGONO GLI AGENTI CONTAMINANTI PRESENTI NEI LUBROREFRIGERANTI MISCIBILI IN ACQUA?
Gli agenti contaminanti presenti nei lubrorefrigeranti miscibili in acqua possono essere di:
- 
Natura INORGANICA
Dovuta principalmente agli sfridi metallici e non metallici che si formano durante il processo di lavorazione e che vanno a depositarsi in vasca.
Più è ridotta la dimensione degli sfridi, maggiore è la possibilità di essere chimicamente reattivi e questo provoca:
- il deterioramento del fluido
- la tendenza a depositarsi sul fondo della vasca
dando origine ad ambienti ben disposti allo sviluppo dei microrganismi indesiderati.
Ti do un consiglio per limitare questo problema:
Se le macchine utensili non hanno un buon sistema di separazione continuo degli sfridi dalle cariche in esercizio, devi procedere a togliere manualmente, con frequenza periodica, gli stessi dalla vasca e da tutte le zone accessibili.
- 
Natura ORGANICA
Può avere effetti più importanti sul deterioramento del fluido lubrorefrigerante.
Sono costituiti nella maggior parte dei casi da:
- residui di cibo (ad es. bucce di frutta o briciole del panino),
- mozziconi di sigarette,
- residui di caffè,
- carta,
- stracci,
- sudore delle mani,
- saliva,
- etc.
Un altro importante contaminante organico è costituito:
- dall’olio di lubrificazione delle guide e dei sistemi idraulici
In quest’ultimo caso si forma uno strato superficiale sopra l’emulsione impedendo l’aerazione e promuovendo l’attacco batterico.
- 
Natura BIOLOGICA
Sono costituiti da:
- batteri,
- funghi,
- muffe
- lieviti.
Possono essere originati da diverse sorgenti oltre che dai contaminanti inorganici e organici sopra descritti.
Altre fonti ricche di microrganismi possono essere:
- l’acqua utilizzata per la preparazione del lubrorefrigerante
- l’aria esterna
in quanto l’acqua e l’aria agiscono come mezzo di trasporto e dispersione.
DALLO SVILUPPO DEI MICRORGANISMI DI TIPO AEROBICO FINO ALL’EMISSIONE DEI CATTIVI ODORI
TI DESCRIVO, IN 3 STEP, COME SI SVILUPPA IL PROCESSO DI DEGRADAZIONE DEL LUBROREFRIGERANTE
1. I MICRORGANISMI DI TIPO AEROBICO SI SVILUPPANO TRASFORMANDO GLI AGENTI ANTIRUGGINE IN ACIDI ORGANICI CORROSIVI.
Il processo di degradazione inizia con lo sviluppo dei microrganismi di tipo aerobico (necessitano di ossigeno per essere attivi).
Questi microrganismi, interagendo con gli elementi del formulato dell’emulsione, producono elementi che costituiscono alimento per gli altri batteri che, fino a questo momento, si trovavano ad uno stato latente.
Questa fase determina:
- una riduzione del valore del pH,
- un inizio dei fenomeni corrosivi sui pezzi lavorati e sulle parti del centro di lavoro bagnati dal lubrorefrigerante.
Questo succede perché l’attività metabolica dei microrganismi trasforma gli agenti antiruggine in acidi organici corrosivi.
2. I MICRORGANISMI DI TIPO ANAEROBICO ATTACCANO IL FLUIDO LUBROREFRIGERANTE CAUSANDO UNA RIDUZIONE DELLE PROPRIETÀ LUBRIFICANTI
Il fluido lubrorefrigerante, aggredito dall’azione dei batteri aerobici, con il passare del tempo diventa facilmente attaccabile anche dai microrganismi di tipo anaerobico (sono attivi solo in assenza di ossigeno)
Quest’ultima tipologia sono particolarmente attivi nei periodi di fermata dei centri di lavoro, quando l’olio estraneo di lubrificazione si deposita in superficie, bloccando l’aerazione nelle vasche di lubrorefrigerante.
Si alimentano agendo direttamente sull’emulgatore tensioattivo, elemento che tiene unita la goccia di olio concentrato all’acqua.
In questo modo diminuisce la stabilità dell’emulsione che produce una più ridotta capacità a penetrare nella zona fra truciolo e utensile e quindi una riduzione delle proprietà lubrificanti con peggioramento del grado di finitura del pezzo lavorato e della durata dell’utensile.
3. VIENE A FORMARSI L’ACIDO SOLFORICO CHE PROVOCA EMANAZIONE DI ODORI SGRADEVOLI
Poi inizierà l’emissione di odori sgradevoli causati dalla formazione di acido solforico.
Di solito scompaiono dopo qualche ora di lavorazione ma ritornano ad inizio turno dopo alcune ore di fermo macchina.
In questo caso il mio consiglio è quello di:
Mantenere il lubrorefrigerante costantemente in circolazione in modo da garantire l’aerazione che, sebbene stimoli l’attività dei batteri aerobici, previene quella dei più pericolosi batteri anaerobici che causano l’instabilità dell’emulsione e l’odore sgradevole
A QUESTO PUNTO ABBIAMO DUE POSSIBILI SCELTE:
- 
- intervenire con l’aggiunta di specifici biocidi per contrastare ed eliminare la proliferazione batterica
- fare il cambio della carica di lubrorefrigerante dopo aver pulito e bonificato il sistema macchina-impianti. Di questo argomento ne ho parlato in un mio articolo che trovi sul mio blog e che ti consiglio di leggere in cui spiego la procedura efficiente ed efficace in modo dettagliato https://www.fabriziomilesi.it/vuoi-guadagnare-denaro-e-produttivita-tramite-il-cambio-del-lubrorefrigerante-ti-spiego-nel-dettaglio-come-fare/
 
Nel prossimo articolo ti parlerò di come rendere un ambiente di lavoro più sano e più pulito.
 
															 
															












