Prevenire è meglio che curare!
Uno studio di esperti della lubrorefrigerazione ha definito i parametri fondamentali per ottenere le migliori performance dai lubrorefrigeranti e le condizioni ottimali per la salute degli operatori e dell’ambiente di lavoro.
Sai qual è il parametro più importante per il monitoraggio e la vita della carica del lubrorefrigerante?
LA SUA CONCENTRAZIONE
La concentrazione corretta:
- permette una buona performance dell’utensile,
- consente un’ottima detergenza della macchina,
- comporta la protezione contro la corrosione della macchina e dei pezzi lavorati,
- evita la formazione di schiuma,
- condiziona positivamente la stabilità contro fattori esterni,
- evita irritazione della pelle,
- evita cattivi odori nell’ambiente.
Il range di concentrazione di utilizzo consigliato è indicato sulla scheda tecnica del prodotto.
Dipende:
- dalle caratteristiche del prodotto,
- dal materiale da lavorare,
- dalla tipologia di lavorazione.
ADESSO TI RIVELO QUAL È LO STRUMENTO PER MISURARE LA CONCENTRAZIONE DEL LUBROREFRIGERANTE
Lo strumento per verificare la concentrazione si chiama RIFRATTOMETRO.
Il più utilizzato è quello manuale ma esistono anche digitali.
I rifrattometri sono di varie tipologie ed è sufficiente cercarne uno sul web per accorgersi che quest’ultimo è disponibile in versioni diverse poiché viene utilizzato per misurare la concentrazione di un grande numero di fluidi, emulsioni e soluzioni come ad esempio:
- bibite,
- succhi di frutta,
- concentrati di pomodoro,
- lo zucchero disciolto nel mosto o nel miele,
- etc …
Inoltre a seconda del modello possono misurare unità di misura differenti (% brix o gradi Oechsle [°Oe] ) e vari range di misura da 0 – 10, 0 – 18 … 45 – 82 .
E SE HAI DIFFICOLTÀ PER LA SCELTA DELLO STRUMENTO IDONEO ALLA MISURAZIONE DEL LUBROREFRIGERANTE …
… puoi contattarmi in modo da fornirti le informazioni necessarie per l’acquisto corretto dello strumento.

LE 2 FASI SPIEGATE NEL DETTAGLIO PER LA MISURAZIONE DELLA CONCENTRAZIONE DEL LUBROREFRIGERANTE
1) Prima di iniziare ad utilizzare lo strumento bisogna procedere alla sua taratura:
- mettere alcune gocce di acqua distillata sul prisma sollevando il vetro
- richiudere il vetro
- agire sulla vite di regolazione facendo in modo che la linea di demarcazione coincida con lo 0,0% Brix

Ti consiglio di effettuare questa operazione di controllo della taratura periodicamente in modo di essere sicuro dei valori rilevati.
2) A questo punto siamo pronti a verificare il valore rifrattometrico dello strumento procedendo nel seguente modo:
- sollevare lo sportellino (vetro) e pulire il prisma con un panno morbido evitando di graffiare la superficie posta sul prisma,
- depositare qualche goccia di lubrorefrigerante sul prisma, poi chiudere lo sportellino protettivo in modo che il fluido si espanda su tutta la superficie del prisma,
- posizionare il rifrattometro verso una fonte luminosa e mettere a fuoco fino a quando la scala viene letta in modo nitido.
Il valore rilevato sulla scala Brix del rifrattometro deve essere moltiplicato per l’indice rifrattometrico specifico per ogni lubrorefrigerante che troviamo sulla scheda tecnica del prodotto.
Se vedo tramite il rifrattometro per esempio 4° Brix % ed il fattore rifrattometrico è pari a 1,5 la reale concentrazione sarà 6%, cioè ho utilizzato il 6% di olio concentrato in acqua.
Questo è importante e te lo faccio capire con un aneddoto che mi è successo:
Qualche tempo fa mi ha contattato un potenziale cliente di Brescia costruttore di macchine transfer per la lavorazione dell’acciaio e mi sottopone una problematica che gli impediva di fare il collaudo ad un transfer che doveva essere spedito negli USA.
Aveva una eccessiva formazione di schiuma che gli impediva la lavorazione.
Ho richiesto la scheda tecnica del prodotto fornito dal suo cliente ed ho notato che l’indice rifrattometrico era pari a 2,3.
Tramite un rifrattometro avevano visto una concentrazione brix pari a 9% e quindi pensando di avere tale percentuale di olio in acqua e quindi avevano escluso che quella fosse la causa del problema.
Realmente la concentrazione era pari a 9% x 2,3 = 20,7 %. Abbiamo abbassato la concentrazione ad un ad valore vicino all’ 8% con lettura strumento pari a circa 3,5% tramite rabbocchi allo 0,5% e la schiuma è scomparsa.
UNA CONCENTRAZIONE TROPPO BASSA:
- riduce le prestazioni dell’utensile,
- aumenta il pericolo di corrosione
- può essere la causa di cattivi odori o instabilità dell’emulsione.
UNA CONCENTRAZIONE TROPPO ALTA:
- non porta vantaggi nella performance dell’utensile e nella protezione dalla corrosione
- può essere la causa della formazione della schiuma
- può provocare irritazione della pelle.
Per portare il valore di percentuale nel range di concentrazione di utilizzo consigliato bisogna agire sui rabbocchi di emulsione fresca.
Spesso i rabbocchi sono causa di instabilità del lubrorefrigerante se non si segue la regola di aggiungere sempre emulsione ad emulsione:
- mai aggiungere prodotto puro per alzare una percentuale ma preparare un’emulsione ad alta concentrazione a parte ed aggiungerla nella vasca,
- mai aggiungere acqua pura per abbassare una percentuale troppo alta ma emulsione a bassa percentuale circa 0,5 %.
UN MONITORAGGIO DELLA CONCENTRAZIONE DEL LUBROREFRIGERANTE NON BASTA!
CI SONO 7 PARAMETRI CHE DEVI CONTROLLARE PER EVITARE PROBLEMATICHE CHE POSSONO INCIDERE SULL’ECONOMIA DELLA TUA AZIENDA
Un monitoraggio serio, costante e periodico della concentrazione ti eviterà:
- un’usura eccessiva dell’utensile,
- scarsa finitura superficiale del pezzo,
- scarsa detergenza della macchina,
- corrosione della macchina e dei pezzi lavorati,
- formazione di schiuma,
- instabilità contro fattori esterni,
- irritazione della pelle,
- cattivi odori nell’ambiente di lavoro,
- maggiori pericoli per gli operatori.
Per avere una lunga durata in servizio di una carica di lubrorefrigerante miscibile in acqua non basta controllare periodicamente la concentrazione ma bisogna monitorare costantemente una serie di parametri:
- Ph,
- conducibilità,
- durezza dell’acqua,
- presenza cloruri e solfati,
- contaminazione olio estraneo,
- contaminazione batterica,
- presenza funghi.
VUOI COMPRENDERE LA SITUAZIONE DEL TUO SISTEMA DI GESTIONE LUBROREFRIGERANTE?
Richiedi una consulenza per conoscere ed imparare a monitorare i parametri più importanti che ti eviteranno la maggior parte delle problematiche che incidono economicamente sulla tua azienda e sulla salute degli operatori.
Se non hai risorse interne per dedicare tempo a questa attività ti fornisco un Servizio di assistenza programmato su base annua che include formazione e consulenza finalizzata ad ottimizzare la produzione, salvaguardare la salute dei collaboratori e prevenire piccoli e grandi problemi connessi all’utilizzo e al tipo di lubrorefrigerante utilizzato
 
															 
															












