ADDOLCITORE A SCAMBIO IONICO o SISTEMA AD OSMOSI INVERSA? Scopri la TECNICA MIGLIORE per produrre l’ACQUA da utilizzare con i LUBROREFRIGERANTI

Nell’articolo precedente  ho dettagliatamente parlato dell’importanza della qualità dell’acqua per la preparazione del lubrorefrigerante. 

Se te lo sei perso ti consiglio di leggerlo  perchè spiego i 4 elementi che devi controllare per aumentare la stabilità e le performance dell’emulsione.

Lo trovi sul mio blog: https://www.fabriziomilesi.it/come-ridurre-del-20-i-costi-di-utilizzo-del-lubrorefrigerante-miscibile-in-acqua/

In questo articolo invece voglio condividere con te qual è il METODO e lo STRUMENTO migliore per il trattamento dell’acqua

Se vuoi: 

→ RIDURRE i COSTI di utilizzo del lubrorefrigerante miscibile in acqua del 20% 

→ MIGLIORARE le PRESTAZIONI di lavorazione 

→ OTTIMIZZARE le PERFORMANCE di detergenza 

Ti posso assicurare che TUTTO CIÒ È POSSIBILE!

È proprio per questo che ti voglio spiegare il metodo e lo strumento migliore per il trattamento dell’acqua!

>> Per avere un valore di conducibilità molto bassa <<  

in modo che ci voglia più tempo per incrementare tale parametro che influisce negativamente sulla stabilità fisico chimica e microbiologica del lubrorefrigerante.

► Da una conducibilità maggiore di 500 µS/cm ad una conducibilità di qualche decina di µS/cm

È SUCCESSO ANCHE A TE DI NOTARE UNA RIDUZIONE DEL LUBROREFRIGERANTE MISCIBILE IN ACQUA CON IL PASSARE DEL TEMPO? 

TI SPIEGO IL PERCHÈ SUCCEDE E QUALE GRAVE CONSEGUENZA PUÒ CAUSARE

Dopo aver preparato il tuo lubrorefrigerante miscelando l’acqua con il prodotto concentrato puoi constatare che tale fluido possiede la stessa concentrazione salina dell’acqua di preparazione.

Quando il centro di lavoro inizia a produrre puoi notare con il passare del tempo che si dovranno fare i rabbocchi perché il livello del fluido in vasca sarà diminuito.

La riduzione del lubrorefrigerante dipende da molte variabili :

  • il calore generato dalla lavorazione che dipende dal materiale lavorato, dalla dimensione e configurazione del pezzo e dalla velocità
  • le ore di lavoro
  • il volume della vasca
  • la portata della pompa
  • il tipo di truciolo, l’accumulo dello stesso in macchina e la sua evacuazione
  • la conformazione del centro di lavoro e l’aspirazione
  • la temperatura nell’ambiente di lavoro

 

>> La riduzione della quantità del lubrorefrigerante è dovuta soprattutto all’evaporazione dell’acqua mentre i sali rimangono in vasca. 

>> Ogni rabbocco che faremo genera inevitabilmente un apporto di nuovi sali in vasca e quindi una continua crescita nel tempo della concentrazione salina e quindi della conducibilità elettrica  

Maggiore è la quantità di sali in vasca maggiore è la probabilità di influenzare negativamente la stabilità fisico chimica e microbiologica del lubrorefrigerante.

 

ATTENZIONE !!! ALTA CONCENTRAZIONE SALINA? 

TI SPIEGO LE 2 TECNICHE PER RIDURRE I SALI NELL’ACQUA 

La tecnica di eliminazione della durezza dell’acqua è definita con il termine “addolcimento”; consiste nella rimozione dei minerali che causano durezza, principalmente calcio e magnesio.

Esistono diversi metodi per addolcire l’acqua ma i più usati e diffusi sono:

  1.     Addolcitore a scambio ionico
  2.     Sistema ad osmosi inversa

 

1) Addolcitore a scambio ionico

Il Processo a scambio ionico, uno dei più diffusi nell’uso domestico, consiste nell’utilizzare delle sostanze in grado di scambiare dei propri ioni con gli ioni presenti nell’acqua. 

Come scambiatori di ioni si usano comunemente delle resine sintetiche (ovvero delle sfere porose di ridottissime dimensioni) poste in appositi serbatoi. 

Quando l’acqua entra a contatto con le resine, gli ioni di Calcio e Magnesio presenti nell’acqua dura rimangono, per così dire, “catturati” e gli ioni di Sodio contenuti nelle sfere porose entrano in circolazione e si sostituiscono ad essi eliminandoli dall’acqua. 

Col tempo le proprietà delle resine si riducono e nasce la necessità di ripristinare la loro vitalità attraverso il processo di “rigenerazione”. 

Questo consiste semplicemente nel lavare le resine con una soluzione satura di sale (Cloruro di Sodio).

L’addolcimento a resine non modifica sostanzialmente il contenuto salino ma la composizione salina facendo crescere il contenuto di sodio nell’acqua.

 

2) Sistema ad osmosi inversa

Il Sistema ad osmosi inversa è il sistema più efficiente ed economicamente vantaggioso per ottenere acqua demineralizzata. 

Il processo si basa sull’inversione artificiale dell’effetto osmotico che in natura si manifesta tra due soluzioni a differente concentrazione, separate da una membrana semipermeabile.

Il processo di osmosi impiega una membrana semipermeabile per separare e rimuovere dall’acqua i solidi dissolti, i prodotti organici, i pirogeni, la materia colloidale submicron, i virus ed i batteri. 

Il processo è chiamato osmosi “inversa” poiché necessità di una pressione per costringere l’acqua pura ad attraversare una membrana, lasciandosi dietro le impurità. 

L’osmosi inversa è in grado di rimuovere il 95%-99% dei solidi disciolti totali (TDS) e il 99% di tutti i batteri, fornendo così acqua sicura e pura.

Perchè si dice “osmosi inversa” e non semplicemente osmosi?  

Perchè secondo il principio dell’osmosi, è il fluido a densità più alta a passare in quello a densità minore. Nella osmosi inversa tale processo è invertito, a causa della pressione cui è sottoposto il fluido.

Questa tecnica sfrutta la proprietà di certe membrane semi-permeabili di permettere il passaggio dell’acqua ma di impedire per buona parte il passaggio delle altre sostanze, disciolte nell’acqua, che superino una certa dimensione (legata alle caratteristiche della membrana utilizzata).

In conclusione: 

l’addolcitore a scambio ionico serve a ridurre o a eliminare il calcio dall’acqua ma non elimina gli Anioni (solfati, cloruri, nitriti, etc.) mentre per ottenere l’eliminazione di tutti i sali è consigliabile acquistare un sistema ad osmosi inversa.

 

Ora andiamo a scoprire gli 11 Vantaggi della scelta del processo ad osmosi inversa

I maggiori vantaggi riscontrabili sono:

  1. Riduzione consumi olio concentrato ( 20 – 25 %);
  2. Risparmio economico rispetto agli altri tipi di depurazione delle acque di pozzo/acquedotto per uso industriale e potabile;
  3. limitati aumenti di salinità (CALCIO, MAGNESIO, CLORURI, SOLFATI, NITRITI, NITRATI) delle emulsioni e dei liquidi di lavaggio in uso
  4. aumento della vita (tempo) della carica di emulsione in esercizio
  5. Riduzione problematiche di ossidazione sui particolari lavorati e di corrosione sulle macchine utensili;
  6. Ottimizzazione della stabilità fisico chimica e microbiologica nel tempo dei fluidi lubrorefrigeranti;
  7. Riduzione formazione saponi di calcio e residui oleosi sulle macchine utensili;
  8. Migliore detergenza del lubrorefrigerante;
  9. Miglioramento lettura rifrattometrica del lubrorefrigerante;
  10. Riduzione formazione residui in lavatrici industriali e rettifiche
  11. formazione sottilissimo film oleoso di protezione su pezzi e macchina

Naturalmente come tutte le cose anche questo processo può presentare dei piccoli svantaggi:

  1. maggiore consumo di acqua (circa il doppio) di pozzo/acquedotto poiché durante il processo le impurità vengono eliminate con l’acqua di scarto
  2. possibile formazione di schiuma nelle vasche dei centri di lavoro se utilizziamo l’acqua in uscita dal sistema ad osmosi inversa con una durezza inferiore ai 10° francesi

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Inoltre potrai conoscere ed imparare a GESTIRE IL TUO SISTEMA LUBROREFRIGERANTE dalla prima fase della preparazione al monitoraggio dei parametri più importanti.

Questo ti eviterà la maggior parte delle problematiche che incidono economicamente sulla tua azienda e sulla salute degli operatori.

“ Ok Fabrizio, molto interessante, ma non ho risorse interne che dedichino tempo a questa attività ”

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  • prevenire piccoli e grandi problemi connessi all’utilizzo ed al tipo di lubrorefrigerante utilizzato.

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